Pubblicato il 25 nov 2013
Questa poesia è un urlo liberatorio, contro le censure, ma in particolare contro le “etichette”. Utilizzate troppo spesso per incanalare i poeti, queste non possono mettere in evidenza la figura piena dell’artista e ne illuminano un solo tratto. C’è un richiamo a Pirandello, che si lamentò delle numerose etichette postegli, fascista in primis (individuale-nulla-innumerevoli sta per uno-nessuno-centomila). La speranza è che i poeti possano comandarsi da soli.
Aldo Ferraris
Il senso dell’attesa Il poeta Ciro De Novellis nasce nella cultura poetica novecentesca, di cui si nutre, attingendone gli stilemi, mescolandola però in un saldo crogiolo linguistico con quella napoletana. E’ questo il pregio della sua scrittura nelle composizioni in lingua: un navigare seguendo le sponde della tradizione guardando però…